Dall'esame condotto dalla Commissione, tuttavia, risulta anche che i grossisti sono soggetti alla pressione concorrenziale del cosiddetto "canale corto" (approvvigionamento diretto delle farmacie da parte dei produttori) e dei grossisti che non offrono un'intera gamma di prodotti (che possono essere anche distributori locali, con un unico deposito).
Inoltre, considerate le limitate barriere all'ingresso, i mercati regionali sono esposti alla concorrenza di altri operatori e le farmacie, dal canto loro, possono decidere di rifornirsi presso grossisti di altre regioni.